ROBERTO MOLINARI

Addio Roberto. Un pensiero affettuoso e molti ricordi lontani...

Il ricordo va inesorabilmente al compagno del PDUP e della CGIL instancabile combattente. Riposa in pace

Quasi 40 anni fa lanciavi un sasso nello stagno suscitando strani movimenti in menti giovani come la mia passioni politiche sguardi obliqui sulla storia e la filosofia un barlume di ingegno un'ombra di dubbio e pagine e pagine da leggere versioni alternative e la curiosità montava di andare oltre la propaganda oltre la commiserazione con l'indignazione oltre la rassegnazione con la ribellione oltre la miseria con la lotta erano gli anni del pentapartito si faceva la campagna elettorale in piazza Maggiolini c'era una tribuna di legno nella notte i compagni attaccavano i manifesti si andava a volantinare su una vecchia Cinquecento che sfrecciava a 30 all'ora davanti al bar Alfio al bar Parini e si inclinava nella svolta di via Santa Maria di giorno si girava per il paese con gli altoparlanti invitando i cittadini ai comizi c'era una musicassetta con avanti popolo l'inno dei lavoratori l'ho rubata io per imparare col mio mangianastri l'internazionale Roberto c'è una barchetta ormeggiata oltre il banco della restituzione? Dietro la montagna si sale sul ponte dell'arcobaleno? La tua sedia da regista è una fionda verso gli infiniti mondi? Nella chioma della tua cometa tra masse di ghiaia e di neve c'è la luce dei cuori e delle menti che hai acceso ti rimane attaccata la nostra riconoscenza e la mia

riposa in pace amico

"La vera genesi non è all'inizio ma alla fine, ed essa inizia a generare solo quando la società e l'esistenza diventano radicali, cioè mettono radici. Ma la radice della storia è l'uomo che lavora, crea, trasforma e supera la realtà data" E. Bloch Ciao Roberto, radicale e sognatore, combattente di vecchie battaglie mai come oggi così necessarie. Un caldo abbraccio ad Anna, Maddalena e Maria